Di Redazione – Anche questa estate a Milano il cinema è diventato libero e gratuito, per una cultura accessibile e popolare, all’aperto e nei quartieri periferici. Una bella e semplice iniziativa che potrebbe essere fatta anche a Legnano. Sarebbe interessante che gruppi di cittadini o associazioni del territorio si attivino per realizzare iniziative di questo tipo, anche itineranti nei vari quartieri, nei cortili, in spazi aperti (ovviamente senza topi!), anche perché la maggior parte delle iniziative ludico-culturali legnanesi, salvo rare eccezioni, avvengono nelle aree centrali o più storiche della città.
Cinema e topi nelle case popolari*
Le mille difficoltà e il ben noto disinteresse delle autorità
di Veronica Pujia – Estratto da ArcipelagoMilano del 16 luglio 2024.
Si è da poco chiusa la tredicesima stagione della rassegna di cinema popolare, Scendi c’è il Cinema, organizzata dal Laboratorio di Quartiere Giambellino-Lorenteggio (Casetta Verde): 8 film selezionati insieme agli abitanti del quartiere, a ogni serata un aperitivo condiviso e un’introduzione musicale: inquilini, bambini, volontari, un clima festoso grazie a una spontanea partecipazione, frutto di un laboratorio permanente che dura tutto l’anno. L’obiettivo è godersi un film di qualità, insieme, riappropriandosi degli spazi pubblici del quartiere, resi per una sera attrattivi anche per il resto della città e senza dover spendere un euro.
Un’iniziativa così bella e semplice deve però affrontare degli ostacoli. Il primo, fortunatamente da poco sconfitto, è stata l’ostilità dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche e delle grandi case di produzione, che dal 2018 hanno iniziato a boicottare le proiezioni pubbliche e gratuite nei contesti di periferia, spesso privi di cinema, negando le autorizzazioni ai film richiesti.
La fondazione Piccolo America di Roma insieme a Scendi c’è il cinema ed altre associazioni si è rivolta all’Antitrust e si è dovuti arrivare fino al Consiglio di Stato per chiarire una cosa ovvia al buon senso: il cinema gratuito nei quartieri popolari promosso da associazioni senza scopo di lucro non rappresenta una concorrenza sleale agli esercenti e i film richiesti devono essere concessi per le proiezioni pubbliche nelle arene gratuite.
La seconda difficoltà, non meno incredibile, è diventata la presenza esponenziale di topi nei cortili e nelle strade del Lorenteggio, che ha reso impossibile organizzare la proiezione in molti caseggiati sia Aler che MM. I topi, tantissimi, scorrazzano nei cortili e nelle strade senza più temere l’incontro con l’umano, dalla mattina alla notte, rovistando tra la tanta spazzatura che fuoriesce dai bidoni, appoggiati nei diversi angoli dei caseggiati. Topi diventati così a pieno titolo i primi nuovi abitanti del quartiere in trasformazione, tra abbattimenti di case popolari, costruzioni di residenze di lusso, metropolitana e infrastrutture futuristiche. […]
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