Giovedì 6 maggio 2015 Decidiamo di proseguire a piedi verso Capo Mele percorrendo il litorale roccioso dopo aver lasciato il lungomare di Laigueglia.
Capo Mele è un massiccio promontorio roccioso che si erge per circa 200 metri sopra il livello del mare e che separa la baia di Alassio e Laigueglia dal golfo di Andora. Un’area di pregio naturalistico frequentata da pochissime anime, perlopiù qualche pescatore solitario o qualche raro escursionista che come noi si avventura tra sassi, scogli e gabbiani alla ricerca del mare che ti riserva sempre qualche sorpresa. Il cammino è piuttosto accidentato ma con un attento esercizio di equilibrio si avanza. Mancavamo da diversi anni ma questa volta volevamo verificare le condizioni del litorale dopo le forti mareggiate invernali e gli effetti delle piene dei fiumi liguri.
Man mano che si avanzava nel tragitto notiamo con sempre più sconcerto cumuli di rifiuti sparsi di vario tipo. Notiamo che accanto a giganteschi tronchi portati dal mare e ai rifiuti deliberatamente rilasciati dalle belle barche che si pavoneggiano nella zona, gran parte del materiale abbandonato sulle rocce è arrivato per via terra, gettato dall’alto della strada o dimenticato in attesa di altri tempi.
Il quadro che ci troviamo di fronte è allarmante: vecchie conduttore di scarico a mare corrose dalla ruggine ed abbandonate, rifiuti di plastica lasciati da pescatori o e turisti maleducati, rifiuti gettati dall’Aurelia che passa a circa 40 metri di altezza dal litorale.
Siamo rimasti amareggiati e sconfortati dall’incuria riscontrata e dalla palese assenza delle Autorità preposte alla tutela e alla salvaguardia del paesaggio che si limitano a mettere il cartello con divieto di scarico, anche questo abbandonato a sé. Molto delusi torniamo sui nostri passi e speriamo di risollevarci con un buon caffè portandoci ad Andora. Tra le mani ci capita una copia de “L’Informatore Andorese”, giornalino comunale, in edizione speciale per Expo.
Leggiamo che il 2 giugno 2015 il pubblico di Expo potrà partecipare ad un laboratorio denominato “LITORALE DORATO” in cui si promuoverà la bellezza delle spiaggie di sabbia finissima che accomuna Andora, Laigueglia e Alassio e che a ricordo della giornata verrà distribuito un piccolo oggetto contenente la sabbia del decantato litorale. È noto che l’evento Expo abbia fatto perdere alle nostre amministrazioni locali ogni pudore pur di raccogliere qualche briciola, quindi non ci siamo stupiti dalla esaltazione delle attrattive della riviera. Ma per evitare pessime figure mondiali forse è il caso di ammettere che non tutto è DORATO.
Ci auguriamo, anzi chiediamo con forza alle autorità competenti di attivarsi a prendere tutte le misure necessarie per bloccare l’abbandono dei rifiuti e predisporre gli interventi per la bonifica, la messa in sicurezza e la valorizzazione del litorale in questione.
Giuseppe Marazzini – Lea Ruggia
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