A cura di Giuseppe Marazzini, Massimo Daviddi, Pompea Ruggia e Rino Lattuada –
Terezìn
In occasione della Giornata della Memoria 2018 voglio ricordare un Evento che nel 1995 coinvolse tutte le scuole elementari di Legnano. Quell’anno ricorreva il 50° anniversario della Liberazione e della Resistenza e tra le varie iniziative messe in opera ci fu la mostra Disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio di Terezìn. (Terezìn è una città fortezza che si trova nella repubblica Ceca e che venne trasformata in campo di concentramento dalle SS durante la seconda guerra mondiale NdR).
La mostra fu realizzata con il contributo della Coop Avanti Legnano, Presidente Candido Poli e della Coop Libreria Atala di Legnano, responsabile Emanuele Fontana, persone e realtà che purtroppo non sono più tra noi e che qui voglio ricordare con grande affetto. La mostra ebbe anche il sostegno dell’allora Amministrazione Comunale e io collaborai con la Libreria Atala all’organizzazione dell’evento. La mostra circolò per le scuole elementari di Legnano per tutto il mese di febbraio. L’inaugurazione avvenne il 2 febbraio presso la scuola elementare Pascoli, alla presenza degli alunni, degli insegnanti e dei genitori.
Per l’occasione venne invitato lo scrittore, poeta ed illustratore di libri per l’infanzia Pinin Carpi (1920-2004), figlio di Aldo Carpi, pittore originale ed insegnante all’Accademia di Brera, arrestato per antifascismo nel 1944 e deportato prima a Mauthausen poi a Gusen, dove scrisse il Diario di Gusen. Tutte le scuole, sia pubbliche che private, ricevettero in dono il Catalogo della mostra. Nel periodo della mostra si verificò un fatto eccezionale e del tutto inaspettato.
A scuola i bambini dopo aver visto la mostra, esternarono con il sostegno e l’aiuto dei propri insegnanti le proprie emozioni e la propria vicinanza agli sfortunati bambini di Terezìn. Realizzarono poesie, disegni, scritti e relazioni, tanto che con Emanuele Fontana si pensò di poter premiare i migliori elaborati. Purtroppo per difficoltà organizzative non se ne fece nulla; un po’ di materiale era stato inviato in Comune e non fu rinvenuto, altro si era disperso fra le varie scuole.
Di recente nel mettere ordine al mio archivio, ho trovato copia di alcuni elaborati ed è con altrettanta emozione che li metto a disposizione di Diario Legnanese per una loro pubblicazione insieme ad altri disegni e poesie del Catalogo della mostra e di alcuni disegni tratti dal Diario di Gusen di Aldo Carpi, a memoria di un evento straordinario per la città di Legnano.
Giuseppe Marazzini
I disegni e le poesie presenti fanno parte del catalogo la mostra “Terezìn – disegni e poesie dei bambini del campo di sterminio”.
Archivio privato fam. Marazzini – Ruggia
Poesie e disegni per Terezìn
Il campo di concentramento di Terezìn, ha rappresentato una tragedia nella tragedia della storia, (che ne ha viste molte altre); quella dell’annientamento di quindicimila bambini strappati ai loro genitori, alle case, agli amici. A ciò che nell’età della fanciullezza è apertura verso il mondo. La mostra, realizzata cinquant’anni dopo l’olocausto nelle scuole elementari di Legnano, ha suscitato grande emozione nei bambini che l’hanno avvicinata con partecipazione e dolore.
Scrivendo e disegnando. Vedere quei volti, la sporcizia, il segno delle violenze, ‘il drago ’, è stato portare alla loro coscienza, in una sorta di anticipazione, il tema del male, la sua ricorrente presenza; male fatto anche di banalità, come scriveva Hannah Arendt. I lavori, sono stati raccolti a testimonianza di quanto l’animo dei bambini ha provato, umiliati e offesi da quelle immagini.
Lo si comprende bene soffermandosi sugli scritti, chiari, emozionanti. In qualche misura, un processo di identificazione capace di suscitare sguardi di solidarietà, pietà, compassione, risonanze umane alla base di ogni creatura: la relazione d’amore con i genitori, il desiderio di espressione, l’amicizia. Infrangere i sogni, è rompere tutto questo, reciderlo.
Ogni generazione è chiamata a un’idea di comunità che si forma nel rispetto e nel dialogo, anche quando sembra difficile. Poesia, arte, vanno custodite per questo e non solo. Dentro ogni prigione, campo di concentramento, trincea, lager, uomini e donne hanno lasciato traccia di sé con appunti, lettere, così come potevano. Hanno disegnato per terra o scritto sulle mattonelle di una grigia parete, per noi.
Massimo Daviddi
In questa Giornata della Memoria vogliamo ricordare anche Giulio Regeni.
Lascia un commento
Lasciaci il tuo parere!