Anche quest’anno l’inizio dell’estate, è stata sancita dall’onda Pride che ormai da qualche anno invade le strade dei capoluoghi italiani e delle grandi città del mondo. Il Pride, che tradotto dall’inglese significa “orgoglio”, è la più importante manifestazione del movimento di Liberazione Omosessuale e oggi nel suo complesso, del movimento LGBT. Il Pride manifesta l’orgoglio dell’essere, dall’orientamento sessuale all’identità di genere, per ricordare che bisogna essere sempre se stessi ed essere orgogliosi di ciò che si è e che la diversità è un dono e non una vergogna. In questi anni si è sentito spesso definire il Pride come una “carnevalata”, ma la gente che pensa questo, non sa ne cos’è il Pride ne qual è la sua storia. Il Pride è una marcia piena di colori che ospita Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer Intersessuali, Asessuali, Drag Queen, famiglie nel senso più largo del termine, ecc. e vede il sostegno e la partecipazione di molte persone eterosessuali.
Il Pride celebra storicamente i moti di “Stonewall”. Stonewall Inn era un bar di New York nel quartiere di Greenwich Village, frequentato da Gay, Lesbiche, Transgender e Travestiti e dove la notte del 28 giugno 1969 nacque il moderno movimento di Liberazione Omosessuale. Durante gli anni ’60 l’omosessualità negli Stati Uniti, e non solo, era considerata come una devianza e anche all’interno di pub o circoli erano frequenti le retate della polizia. L’omosessualità in quegli anni negli Stati Uniti era vietata in ben 49 stati. Per molti omosessuali era facilissimo essere manganellati o trattenuti in questura per un bacio, per il tenersi la mano, per aver indossato abiti dell’altro sesso oppure essere semplicemente trovati in un locale gay.
Anche allo Stonewall Inn durante il 1969, furono frequenti i rastrellamenti e le incursioni della polizia, ma nelle prime ore del 28 giugno circa all’1 e 30, la polizia capì che non sarebbe andata come le volte precedenti. Una ragazza transessuale sud americana di nome Sylvia Rivera, lanciò una bottiglia contro la polizia e lì partirono gli scontri tra gli agenti in tenuta antisommossa e i ragazzi e le ragazze che frequentavano il locale. Da quella bottiglia lanciata, che divenne il simbolo di quella rivolta, partì l’intenzione del mondo LGBT di lottare contro chi li aveva denigrati e perseguitati per troppo tempo e quindi incominciarono ad organizzarsi in associazioni e in movimenti di rivolta. Per celebrare questo avvenimento ogni anno in questo periodo si svolge in molte città del mondo, come dicevo prima, la parata del Pride, spesso corredata da eventi affini attinenti alla cultura LGBT.
Il primo Pride in Italia si è svolto a Roma nel 1994, con la presenza, oltre le aspettative, di circa 10mila persone. Il più celebre, sempre a Roma, fu il World Pride del 2000, che in concomitanza con il Giubileo ricevette pesanti accuse e attacchi dal Vaticano e dalla chiesa cattolica. La parata fu però un grande successo per il movimento LGBT italiano in quel periodo, con quasi 1 milione di partecipanti! Le città che ospitano il Pride sono di anno in anno aumentate e quest’anno nella nostra zona ha avuto luogo per la prima volta a Novara, a Mantova e Bergamo. Da qualche anno vengono svolti anche in altri piccoli centri come Varese e Pavia per poi concludersi con quello di Milano.
Al Pride ci si diverte ma è anche un momento per rispolverare la cultura LGBT, per sentirsi più vicini e più uniti nelle nostre mille diversità, dalla Drag Queen, alla giovane ragazza in transizione o al ragazzo non accettato dai genitori in quanto omosessuale, ai genitori arcobaleno con i loro bambini e bambine. Ci sono anche racconti e testimonianze, come al Novara Pride dove un anziano signore, ricordava la paura quando era giovane di dichiararsi gay, l’amore con il suo ragazzo che dopo 40 anni è stato coronato come in un sogno, con l’unione civile avvenuta lo scorso anno. Al Pavia Pride invece hanno destato particolare attenzione e commozione, le triste storie delle ragazze e ragazzi trans non più voluti dalle loro famiglie …
Altomilanese LGBT ha partecipato ad alcuni di questi Pride e sarà presente alla Pride Square di Milano con un suo banchetto, insieme all’Associazione GayMinOut giovedì 28 giugno, venerdì 29 giugno e sabato 30 giugno 2018, anche alla parata del Milano Pride.
Luca Tateo
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